Un soggiorno indimenticabile nella Maremma Toscana
Se tutte le strade portano a Roma, la strada statale n.1, Via Aurelia, prima di raggiungere trionfale la capitale, percorre una delle terre più suggestive d’Italia, la Maremma Toscana. E proprio lungo questo tracciato, ho voluto costruirmi una breve ma indimenticabile vacanza. La via Aurelia, inizialmente, era stata pensata in piccolo dal console romano Gaio Aurelio Cotta, giusto per collegare l’Urbe a Cerveteri, ma successivamente, la grande espansione romana la portò fino ai confini della Francia. Da qui, nel Medioevo, frotte di pellegrini se ne servirono per raggiungere la città santa ai cristiani. In Maremma, provenendo da nord, entra costeggiando la Riserva Naturale Poggio Tre Cancelli, a metà strada fra Massa Marittima e Follonica. Qui ho stabilito la prima tappa, nel segno dell’agriturismo Maremma Toscana.
Immersione nel verde
La Maremma è un’antica regione della Toscana sudoccidentale, delimitata a est dal Massiccio dell’Amiata e a ovest dal mar Tirreno. La campagna conserva ancora il fascino selvaggio dell’Ottocento, quando i più quotati artisti europei se ne innamoravano e venivano a soggiornarvi. Il modo più adeguato per gustarsi le essenze delle pinete, svegliarsi al canto del gallo e riscoprire i sapori genuini dei prodotti locali, è dormire nei fantastici agriturismi disseminati lungo tutto il suo territorio. Così facendo, ho potuto unire le meraviglie della natura all’impronta che l’uomo ha lasciato imperitura nei borghi dell’itinerario.
Gironzolando per paesi e siti rupestri
A Follonica, andateci di buon’ora, quando il sole crea suggestivi giochi geometrici sul Tirreno. E se l’attrazione balneare è una delle migliori del Bel Paese, non mancate neppure di oltrepassare il Cancello della Ghisa e rivivrete la magica vita del buon tempo che fu. A Massa Marittima, invece, va bene anche andarci a mezzogiorno, giusto in tempo per ascoltare le campane della Cattedrale e scoprire che certi gioielli si trovano incredibilmente sparsi in tutta la Toscana.
Al km 207, è d’obbligo la deviazione per Vetulonia, frazione etrusca di Castiglione della Pescaia. Vetulonia sembra aver messo radici da sempre, è uno dei borghi più antichi d’Italia: vi passarono popolazioni antecedenti gli etruschi, e non bisognerà mancare di visitare l’area archeologica, ricchissima di reperti, fra i quali, consiglio vivamente l’affascinante Tomba del Diavolino
Meta finale
Subito dopo Roselle, altra magnificenza per gli archeologi di tutto il pianeta, al km 190, si arriva a Grosseto, il capoluogo, di nome e di fatto. La città merita almeno un giorno di visita. Oltre ai monumenti e alle piazze, vi si gode un panorama a perdita d’occhio sull’intera Maremma Toscana: campagne immortalate da pittori e fotografi, mare turchino e cornice di monti all’orizzonte. Un po’ più a sud, a Talamone, si rivive l’atmosfera magica dell’Impresa dei Mille, e si può gustare anche una zuppa di pesce che non è seconda a nessun’altra. Al km 140 si affaccia Orbetello, con le sue palme, dalla quale è d’obbligo inoltrarsi per le alture del Monte Argentario: una stradina stretta, che a tratti sporge sul mare, sull’Isola del Giglio, e, sulla sommità, financo sulla Corsica. Si scende poi a Capalbio, borgo intatto dei più ferocemente maremmani, e già si profila all’orizzonte, se non la vista, l’ineluttabile sentire della meta finale.